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Luzi e le lacrime delle cose

Luzi Francesconi miodi Marco Marchi

ATTENZIONE
Leggi “Delle segrete, silenziose lacrime” in Testi!

È una piccola storia sorprendente e profonda, a suo tempo raccontata con sensibilità e precisione di dettagli da un testimone attendibile come Nino Petreni. Protagonista, il poeta Mario Luzi; scenario, l’incredibile, storica e poetica Pienza, dove d’estate, come tutti sanno, Luzi amava soggiornare. È un tardo pomeriggio della caldissima estate del 2003 quando alla porta della dimora del poeta – nella stretta, fresca ed oscura Via del Bacio – bussa un imprenditore bresciano, un industriale, Roberto Zani. Si presenta, chiede di Mario Luzi, vuole incontrare il poeta. Luzi, generosamente disponibile come sempre, lo riceve, lo ascolta e subito capisce che la richiesta di Zani – sceso in Toscana proprio per conoscerlo, per potersi aprire e confrontare con lui su di un tema che lo affascina – non è di quelle abitualmente avanzate da studiosi e giornalisti, lettori e ammiratori.

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Ripensando a “Nel magma”

Mario Luzidi Gloria Manghetti

Quando nel 1963 uscì Nel magma da più parti fu segnalata la novità di un libro che, dopo solo tre anni da Il giusto della vita, rivelava una importante quanto inquietante svolta nell’iter poetico di Luzi. A colpire fu in primo luogo il rinnovato rapporto tra il poeta e la realtà esterna, tra un io sofferto e in continua ricerca conoscitiva e un tu finalmente riscoperto nella sua dimensione più quotidiana e tangibile. D’altra parte è già stato fatto notare come la complessa relazione poeta-mondo espressa in Nel magma trovi origine nel lento ripensamento su quanto il poeta era venuto maturando lungo tutto l’arco del Giusto della vita, dalla Barca del 1935 fino ad Onore del vero del 1957, che, insieme a chiudere una stagione, anticipa numerosi elementi della futura produzione del poeta.

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Luzi e Dante

mario-luzi-6di Marco Marchi

«Tutto Dante – ha affermato con icastica efficacia Mario Luzi – è un dramma che cerca di ricomporsi in una suprema catarsi e in una raggiunta armonia». In questa prodigiosa, irresistibile attrazione, in questa coltivata e partecipata tensione è dato intravedere al lettore di Luzi che sia a conoscenza dell’intera sua opera poetica quella luce ritrovata, quel sorriso colto con Dante come un inprinting dell’esistente. Un inprinting rintracciato e celebrato, grazie alla poesia, oltre l’oscuro affliggente, da selva dello smarrimento che nel Novecento e nell’incipiente Duemila si è fatto e si fa sgomento, da selva della «mortalità» e della Storia: oltre l’inferno stesso, e oltre le brucianti incarnazioni visibili dell’assurdo dei lager e delle residue speranze di umana sopravvivenza lì coltivabili, espresse proprio attraverso il ricordo a Dante in Se questo è un uomo di Primo Levi.

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Contro la pena di morte

 

di Elisabetta Biondi della Sdriscia

ATTENZIONE
Leggi “Ab inferis” in Testi!

Nel corso della sua lunga e feconda attività, Mario Luzi scrisse anche dei testi teatrali in versi in cui egli, attraverso i personaggi in scena, si faceva testimone dell’iniquità e della volgarità dei suoi tempi. Tra le opere più note ricordiamo Ipazia, Rosales, Pietra oscura, Felicità turbate (su quest’ultimo testo vedi qui il post Luzi e Pontormo). Luzi compose, inoltre, su invito o committenza, dei brevi testi in versi, le Parlate, nelle quali, benché non si possano definire propriamente dei testi teatrali, dato il loro tratto informale, al di fuori di una scelta drammaturgica vera e propria, è riscontrabile un’indubbia vocazione scenica (cfr. Stefano Verdino nell’Introduzione a Mario Luzi, Parlate, Novara, Interlinea, 2003).

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Torna il nostro premio! Ecco il bando 2022

13 ottobre 2021 – Ecco il nuovo bando del “Premio Firenze per Mario Luzi” promosso dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze in collaborazione con il quotidiano “La Nazione”, la casa editrice “Le Lettere” e  il “Centro Studi Mario Luzi La Barca” di Pienza.

Il premio, giunto con il 2022 alla sua undicesima edizione, è rivolto a tutti gli studenti della ToscanaIl bando può essere consultato e scaricato dall’apposita sezione del sito.

La Giuria del Premio “Firenze per Mario Luzi” 2022 è composta da Marco Marchi (presidente), Elisabetta Biondi della SdrisciaElena GoriNicoletta Mainardi, Gloria ManghettiMarco Menicacci, Alfiero PetreniGiacomo Trinci.

Il termine per la presentazione delle opere, come da bando, è fissato per il giorno sabato 5 febbraio 2022 entro le ore 14,00.

La premiazione si svolgerà martedì 1 marzo 2022, dalle ore 9,30, nella Sala conferenze della Biblioteca delle Oblate, Via dell’Oriuolo 24, Firenze.

La prenotazione alla premiazione è obbligatoria tramite invio di mail all’indirizzo marco.marchi@unifi.it fino esaurimento posti. Per l’ingresso in Biblioteca sarà necessario presentare la certificazione verde Covid-19 (Green Pass) e un documento di identità.

Marco Marchi
Presidente del “Premio Firenze per Mario Luzi”

Luzi e la notte dell’anima

di Antonietta Puri

“Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all’uomo com’è, infinita” recita William Blake nel Matrimonio del cielo e dell’inferno. Ma perché le porte della nostra percezione siano mondate, prima vanno serrate per far sì che lo sguardo si sposti dall’esterno verso l’interno. La mente umana è la sede del pensiero e la scaturigine di tutte le facoltà intellettive, normalmente attiva nelle ore di veglia, sino a diventare molesta: solo durante la notte e in particolare durante il sonno, tali attitudini che possono diventare un ossessivo rimuginare, un brusio indistinto, uno sgradevole rumore di fondo, tacciono ed è il momento in cui si palesa l’anima che è ben altro dalla mente in quanto, non legata al corpo, è sostanza immateriale e principio di attività spirituale.

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Luzi, Venturino e la “Commedia”

di Nicoletta Mainardi

La luce in che rideva il mio tesoro
ch’io trovai lì, si fe’ prima corusca,
quale a raggio di sole specchio d’oro;
Paradiso, XVII, 121-123

È noto come l’esempio di Dante e della Commedia abbia costituito un termine di riferimento costante e imprescindibile per il nuovo corso della poesia luziana del dopoguerra, sempre più responsabilmente implicata nella magmaticità dell’esistenza individuale e cosmica (vedi qui il post Luzi e Dante). La lezione di Dante riflette in Luzi un’immagine della poesia conforme alla sua ispirazione testimoniale e profetica: un’immagine “salutare”, desiderante e dinamica, che dall’hic et nunc della nostra transitoria e contraddittoria condizione umana risale al principio unitario e perenne della vita. Dante diventa progressivamente per Luzi un eterno contemporaneo con il quale confrontarsi nell’esercizio di una poesia che si vuole “pari alla vita”.

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I risultati della decima edizione 2021 del nostro premio

Cari ragazzi, cari docenti,

per il perdurante difficile momento che stiamo attraversando, la cerimonia di premiazione prevista per il 26 febbraio 2021 non si è potuta tenere.

Ma eccoci nonostante tutto qua, con i nomi di vincitori e segnalati e i testi delle poesie con cui gli studenti premiati si sono piazzati ad uno dei tre gradini del podio.

Come già accaduto l’anno scorso, festeggiamo distanti ma uniti, come fossimo tutti nella Sala conferenze della BIblioteca delle Oblate a Firenze, pronti ad ascoltare versi in onore di Mario Luzi, pronti ad applaudire i poeti in erba più bravi!

Ed ecco la classifica della decima edizione del «Premio Firenze per Mario Luzi», con i testi dei primi classificati e i nomi degli studenti segnalati delle scuole toscane che nonostante le difficoltà legate alla pandemia hanno preso parte a questa edizione del premio.

I diplomi di merito e gli attestati di partecipazione al concorso saranno fatti pervenire via e-mail alle vostre scuole. Per ogni informazione e ulteriore chiarimento potete poi eventualmente rivolgervi a questo indirizzo, specificando PREMIO FIRENZE PER MARIO LUZI nell’oggetto del messaggio: marco.marchi@unifi.it

Complimenti ai premiati e ai segnalati, dunque, ma soprattutto complimenti a tutti voi, cari ragazzi, e vorrei dire a tutti noi, coinvolgendo in questo noi i docenti che vi hanno seguito, i docenti della commissione giudicatrice che vi hanno letto e selezionato, i  promotori del premio  e i rappresentanti delle istituzioni, per avere sostenuto come sempre questa bella gara. Una gara che vuol essere, prima che una sana e simpatica competizione, una festa della poesia.

All’anno prossimo con l’undicesima edizione del «Premio Firenze per Mario Luzi»!

POESIE PREMIATE 2021, ELENCO DELLE SEGNALAZIONI E ARTICOLO DE “LA NAZIONE”

Poesie premiate

1° premio ex aequo
Ali d’uccello
di Bianca Bartolozzi (Firenze – Istituto comprensivo Oltrarno, Scuola media Machiavelli)

Arrivano gli uccelli,
mi disse un vecchio
dallo sguardo lontano.
Correvo rapida, verso
quelle creature tanto
distanti da me.
Cullati dal vento, in
un’aria primaverile.
Li osservavo dal basso,
gelosa di quelle
stelle nere in
un giorno di sole.

1° premio ex aequo
La compassione
di Costanza Pacini (Firenze – Liceo scientifico Castelnuovo)

Vorrei chiamarti per nome
ma non so in quel mucchio di stracci
chi si nasconda
se un’anima cupa o profonda.
Vorrei chiamarti per nome
quando per strada
il mio occhio scruta il tuo, nudo, forse bugiardo.
Si abbassa il tuo sguardo passandomi accanto
ma tanto in colpa non riesci a farmi sentire
e non mi piace quel modo che hai di guardare
non saprei poi dove frugare,
resta un mistero l’anima stanca
nel viale ormai vuoto
pieno di foglie e tracce strascinate di cunicoli e scale
in quel condominio sbilenco che manda odore
di cavoli e semola molle di sale versato dagli occhi,
di rape amare.
E mentre il tempo si scioglie distratto,
indovino i tuoi passi prima dei miei,
che con mano esitante ti aiuti a salire su un vecchio furgone.
E allora, è lì, su quel marciapiede che vorrei inchinarmi
come davanti a un re che sa e tace, per afflizione.
Dirti di tutto che è ora cambiato,
da quando davanti a una porta socchiusa da ombre segnate di nero
ho scorto la compassione
tra coperte lacere e un unto cartone.

2° premio ex aequo
Cimitero
di Francesco Cosenza (Firenze – Liceo classico Galileo)

Civiltà di morti custodita
dal tempo e da noi.
Marmo che conserva,
terra che distrugge.
Regno di morti,
ma di morte non sai,
verde, fiori, colori,
aria pulita ho respirato
leggero.
Nomi, date, volti,
fratelli, amici perduti.
Ma perduti davvero?
Nella memoria antica vivete
e nel cuore di chi un giorno
avete reso felice.
Cammino sicuro tra tante vecchiette,
i fiori stretti tra le mani,
chiuse nel loro silenzio
e nel loro foulard.
A volte borbottano:
il freddo che arriva,
l’estate che va.
Ed è già passato un anno.
E tu come stai?
Monologo forse,
o forse no.
C’è qualcuno che ascolta
dietro quel marmo,
c’è qualcuno che guarda
da sotto la terra.

2° premio ex aequo
Acque nuove
di Emma Panerai (Firenze – Istituto comprensivo Poliziano, Scuola media)

Giunta ai confini della mia mente
dove tutti i miei più segreti pensieri
prendono vita
mi chiedo se lasciarmi cadere
sia l’idea migliore
un passo, un respiro
un ultimo battito sospeso nell’incognita
di un futuro tanto atteso

Ricordi di vecchie strade percorse
solo per essere abbandonate
arrivano all’improvviso
spingendomi verso il basso
verso ciò che più temo
affetti e difetti che in fondo
sono la stessa cosa

Mi tuffo negli anni vissuti e passati
per riemergere in acque nuove
dove mi lascio trasportare
dal vorticoso flusso
di ciò che è accaduto
ciò che accade
e ciò che deve ancora accadere

3° premio ex aequo
Per pulsare
di Stefano Dal Canto (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)

Le tue mani immerse nelle viscere
muovile, servono per respirare,
allarga le fessure tra le costole,
spremi il mio cuore seguendo il giusto
ritmo: pulsando lo rilascerai
ordinatamente senza alcuna
fretta: l’amore prima è precisione.

3° premio ex aequo
Fiori di carta
di Fabiola Romano (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)

Come un segreto sussurrato
con semi di malinconico inchiostro
sbocciano fiori di carta
nutrendosi di dolore
effimeri come lacrime.
L’aratro si muove allo stesso ritmo
del respiro
come i passi di una coreografia
esegue la sua traiettoria.

Ogni bocciolo è una preghiera
le cui parole sono incise sui petali
e sulle ossa
di chi li ha piantati
e poi nascosti
nelle tazzine di caffè
negli astucci di pennarelli
nei flaconi di sapone
dove nessuno andrà a cercare
i petali dei suoi segreti.

I fiori sono la condanna
il reato è stato piantarli
appassiranno nelle aiuole
prima che la colpa venga espiata.

Segnalazioni 

La neve di Donato Benci (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Le ore noiose
di Francesco Bini (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Letargo di Pietro Boschi (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Al tramonto di Antonio Calò (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)

Attacchi di panico di Elettra Clementi (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Il calcio che passione di Diego Gerini (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Gracili canne al vento di Viola Ghitti (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)

E non so più scrivere d’amore di Rachele Nigi (Firenze – Liceo classico Galileo)

Il mare di Diamante Pantalone (Firenze – Istituto comprensivo Poliziano, Scuola media)

Bozzetto d’autunno di Giulia Sacco Proila (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)

Novembre di Gaia Rizzuto (Castelfiorentino, Firenze – Istituto d’istruzione superiore Enriques)

Il pianista di Matteo Rofani (Cecina, Livorno – Liceo scientifico Fermi)

Giù di Federico Spagna (Firenze – Liceo classico Michelangelo)

Libertà di Lorenzo Venturini (Firenze – Istituto comprensivo Oltrarno, scuola media Machiavelli)

Volevo essere di Giada Zangarelli (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)

“La Nazione.it” – Leggi

Marco Marchi
Presidente del Premio Firenze per Mario Luzi

Il «Premio Firenze per Mario Luzi» è promosso dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze in collaborazione con il quotidiano «La Nazione», la Casa Editrice Le Lettere e il Centro Studi Mario Luzi «La Barca» di Pienza.

La Giuria del «Premio Firenze per Mario Luzi» è composta da
Marco Marchi (presidente), Elisabetta Biondi della SdrisciaElena GoriNicoletta Mainardi, Gloria ManghettiMarco Menicacci e Giacomo Trinci.

Nell’immagine del post: Ritratto di Mario Luzi di Ottone Rosai

Cari ragazzi, cari docenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cari ragazzi, cari docenti, 

nonostante il difficile momento che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria, la decima edizione del nostro premio sta avendo corso grazie alla vostra partecipazione e al consistente numero di poesie che ci avete inviato.

La giuria ha potuto così, come tutti gli anni, leggere, giudicare e selezionare quanto pervenuto, scegliendo i testi da premiare e quelli da segnalare.

Purtroppo, per il permanere dell’emergenza, anche quest’anno non potremo invece tenere una cerimonia di premiazione in presenza. Festeggeremo in modo diverso, e cioè rendendo pubblici e condivisibili nel nostro sito – proprio nel giorno che avevamo dubitativamente previsto per la premiazione, venerdì 26 febbraio 2021 – i risultati della gara, con la pubblicazione delle poesie vincitrici e dell’elenco delle poesie segnalate.

I diplomi di merito e gli attestati di partecipazione saranno poi fatti pervenire via e-mail alle vostre scuole. Per ogni informazione e ulteriore chiarimento potete eventualmente rivolgervi a questo indirizzo, specificando PREMIO FIRENZE MARIO LUZI nell’oggetto del messaggio: marco.marchi@unifi.it

A presto, e in bocca al lupo a ciascuno dei partecipanti! Chi saranno i vincitori dell’edizione del decennale del nostro premio, chi saranno i segnalati? Lo saprete il 26 febbraio prossimo.

A presto!

Marco Marchi
Presidente del “Premio Firenze per Mario Luzi”